Recensione:

Il viaggio planare è sempre stato affascinante, in tutte le edizioni ed a qualsiasi livello. Lo è ancora di più quando si ha a che fare con giocatori inesperti che si addentrano per la prima volta nei meandri del multiverso. Questo è proprio quello che A Cog in the Wheel cerca di fare, trasmettere cioè quel senso di stupore e meraviglia nello scoprire per la prima volta un mondo completamente diverso dal nostro.

Per quanto il setting sia assolutamente azzeccato, l’avventura in sé lascia un pochino a desiderare: la prima parte, dove i giocatori devono infiltrarsi in un accampamento Modron al fine di scoprire perché uno della loro razza sarebbe andato sul Piano Materiale ad uccidere in maniera apparentemente randomica, è gestita abbastanza debolmente, lasciando al Master il compito di rendere il tutto più “credibile”.

La seconda parte, la fuga dal suddetto accampamento una volta scattato l’allarme, non è che una serie di Skill Check accompagnati da una piuttosto scarna descrizione.

Generalmente parlando, l’avventura in sé ha un ottimo background ed un setting favoloso, ma necessita di un po’ di lavoro e capacità di improvvisazione per realmente brillare.

Consigli su come modificare:

Vista la natura varia e l’ampia libertà di scelta che l’avventura concede, è difficile dare dei consigli validi in tutti i possibili casi.

Principalmente, state pronti a dover improvvisare ed a dare più spiegazioni di quanto non sia necessario, al fine di trasmettere un senso di ferrea logica dietro tutto quello con cui i giocatori andranno ad interagire. Dopotutto Mechanus è il piano di legge e regolazione assoluta e questo deve essere ben recepito dai giocatori.
Ricordatevi inoltre che i personaggi saranno sì estranei sul piano, ma non per questo verranno attaccati a vista dai suoi abitanti. Questo, unito ad una particolare attenzione nella gestione dell’accampamento, dovrebbe essere sufficiente a dare sia una sensazione di plausibilità, sia a lasciare abbastanza spazio decisionale ai giocatori.